Produttori

i Produttori

del territorio

i produttori, la linfa vitale delle nostre colline

Un territorio, molte realtà. È in queste zone che siamo soliti trovare prodotti di alta qualità che ricoprono tutte le portate di un buon pasto.

La pesca di Volpedo, La fragola di Tortona, il Timorasso e il Montebore.

Un grande testamento, il nostro, che lascia il sapore di meraviglia.

Dietro il buon cibo, le persone e la loro storia, fatta di anni di esperienza, giorni di prove inestimabili che sfornano i risultati della fatica ma dell’amore verso questo mondo e territorio.

il Monterbore,

una passione

Il Montebore, uno dei prodotti più invidiati nel mondo, conta all’attivo solo 2 produttori che lavorano al 100% seguendo la tradizione secolare di questo formaggio. Con il suo 70% di latte vaccino e il 30% di latte ovino racconta al palato tutta la sua storia in un assaggio.

i frutti

della terra

La pesca di Volpedo, amata e invidiata da ogni parte d’Italia e protagonista delle nostre pesche sciroppate e la Fragola di Tortona, prodotto unico ed inimitabile con il potere dell’unicità.

Vivi Tortona e dintorni per scoprire la bontà di una terra fertile!

 

COSA VEDERE NELLE NOSTRE COLLINE

Tortona e i suoi colli fanno parte di tutto un territorio da scoprire. Storia, cultura e buon cibo sono alla base di un panorama visitato da Italiani e non. Questa è anche la terra di un grande artista, Pellizza da Volpedo, autore del “Quarto Stato”, del quale si può visitare lo studio museo e seguire un itinerario tra i vicoli del borgo di Volpedo.  

E poi ancora, a Castellania, Fausto Coppi. Nel suo paese natale si può visitare la casa natale, un viaggio intimo e riservato nella vita di quello che è stato forse il più grande campione del ciclismo italiano.

Dalla Val Curone, con Viguzzolo e Fabbrica Curone, il castello di Brignano, e San Sebastiano Curone, grazioso paesino fatto di vicoli stretti e case tinta pastello, alla Val Borbera, terra di castelli ed edifici barocchi, passando per piccoli paesi come Monleale e Montemarzino, i Colli Tortonesi vanno scoperti, magari in bici, tra una cantina e l’altra, tra un ristorante e  un tuffo nella Storia.